Si avvicinano le vacanze estive, periodi lunghi di vacanza attesi e programmati per il riposo, per il divertimento e per vedere luoghi, amici e parenti. Così come per le vacanze di Pasqua e Natale ci si organizza per andare via. Ecco, andare via; qui a volte nelle famiglie cominciano i problemi e l’organizzazione diventa difficile. I bambini ci seguivano normalmente e naturalmente nelle vacanze, ma intorno ai 16 17 anni ecco che tante cose cambiano a volte drasticamente. I ragazzi o le ragazze non vogliono più andare dove vanno i genitori, vogliono andare in vacanza con gli amici. E qui niente di male se c’è un sano rapporto di fiducia e una valida dimensione educativa.
Ma se coi figli c’è un rapporto conflittuale o non c’è fiducia, l’avvicinarsi delle vacanze si accompagna all’aumento delle preoccupazioni e delle ansie. Sia che vogliano partire da soli sia che vogliano restare a casa, si creano prospettive che trasformano l’ansia in vere paure: quali compagnie, mangiare, bere, dormire,.. la casa, la responsabilità, il sesso.. Ma guarda un po’!.. Tutte cose che rientrano nell’educazione ordinaria e nel dialogo aperto coi ragazzi, ma quando il dialogo non c’è non ci sono gli strumenti per ascoltarsi e per capirsi nel modo di vedere le cose. Questo porta spesso a rinunciare alle vacanze o a farle nella paura. Una fase intermedia la si osserva l’anno prima, quando i ragazzi ci sono ma sono musoni.. non si divertono più come prima, sono diversi; crescono e maturano nei loro pensieri e desideri,.. si innamorano?..
Ecco: c’è un anno di tempo per parlarne, aggiustare l‘intervento educativo alla nuova età dei figli. La vacanza scorsa è stato un indicatore. C’è il tempo per valutare l’insorgere di conflitti e disagi, rabbia aggressività ma anche timidezza mostrano il cambiamento dei ragazzi, l’inizio della battaglia per l‘identità e l’indipendenza. A ridosso delle vacanze tutto ciò diventa angoscioso e problematico. Un testa a testa inutile che ritarda lo sviluppo dei ragazzi e rovina le vacanze ai genitori.. se le vacanze si prospettano come un problema meglio parlarne prima, o parlarne ora. I ragazzi crescono e anche se questo è il compito dei genitori, spesso sulle vacanze si è impreparati.