Sei un incosciente!”.. Qualche volta si sente questa affermazione in termini educativi. “Mettiti una mano sulla coscienza!”.. Ma che cos’è la coscienza? Una questione apparentemente semplice nella vita comune ma estremamente complessa nelle neuroscienze.

Due uomini a Raggi X che si guardano
Nella vita comune spesso per coscienza intendiamo la consapevolezza: cioè essere consapevoli che qualcosa sta accadendo. Ma il problema della coscienza nella mente/cervello e quindi nella vita umana e sociale riguarda anche il soggetto, la persona che è cosciente di una cosa, e qui si parla anche di morale. Si parla della persona nella sua educazione e nella sua esperienza di vita. Pensate per un momento se dire coscienza o consapevolezza è più utile per un essere umano, un cane o un animale in genere.. Il discorso diventa molto complesso. Mi fermo qui ma vi lascio con un’idea: Se la coscienza riguarda la soggettività, essere coscienti dell’altro vuol dire “essere consapevoli” della storia, dell’educazione e delle esperienze dell’altro; o almeno farsene un’idea. È questo che migliora la nostra vita sociale e relazionale. Agire con coscienza nelle relazioni è fonte di gioia e benessere.