Il tema è enorme ma voglio farvi un discorso semplice e puntuale. Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace; lo sappiamo da un po’ ma cosa ci piace? Qualcosa che ci piace è qualcosa che ci dà piacere. E allora cos’è il piacere? E’ qualcosa che sentiamo nella testa o nel corpo? La differenza tra queste due cose è molto importante. Il discorso è complesso e non lo esaurisco certo qui, però è importante capire la distinzione tra il piacere di una carezza o il piacere sessuale da una parte, e il piacere nel vedere un bambino che gioca felice o una persona che guarisce dall’altra.

Ma torniamo alla bellezza: la bellezza ha a che fare con un senso estetico che riguarda la nostra percezione e quello che sentiamo quando siamo davanti a qualcosa di bello. Quindi possiamo dire che una cosa bella è qualcosa che ci dà piacere. E se qualcosa di bello ci provoca rabbia, invidia o tristezza? Allora siamo di fronte ad un problema di onestà con noi stessi, un conflitto tra realtà e sentimenti, tra mente che pensa e corpo che sente. Se una persona è bella per tanti, se un tramonto provoca emozioni positive in tanti, quindi piacere, possiamo sì avere un gusto estetico particolare, ma facciamo davvero i conti con eventuali nostri conflitti? Siamo davvero capaci di godere del bello con semplicità?