La paura è un’emozione naturale che tiene lontani da situazioni pericolose. Ognuno ha le sue paure anche se in genere condividiamo per esempio la paura di aggressioni, del buio, delle altezze, dei serpenti,.. delle malattie.

Ecco, la paura delle malattie: questa paura è ora qualcosa di forte, una paura che tutti hanno a causa di qualcosa di specifico come un virus; una paura che condiziona la vita quotidiana ed economica di molte persone. La stessa parola: “virus” ci fa paura; perché è qualcosa di contagioso che non vediamo, non conosciamo. Se usassi la parola “trasmissibile” invece che “contagioso” non vi pare che farebbe un pochino meno paura? Le parole aprono diversi significati e collegamenti nella nostra mente e possono generare diversi livelli di ansia. Questo stato psicofisico che chiamiamo ansia ci informa della nostra fragilità; una fragilità che non percepiamo in condizioni di sicurezza “normali”, quando cioè la nostra vita procede in modo relativamente stabile e sicuro. La paura, che ci protegge, deve essere proporzionata al reale pericolo se no diventa ansia che non affronta, non protegge e non risolve certo i problemi, ma li amplifica. Cosa fare allora per il Coronavirus? 1 Attenersi alle indicazioni minime ufficiali del Ministero della sanità in termini di igiene, 2 La paura si riduce conoscendo il pericolo oggettivo: (fonte OMS) su 100 sono 80 i guariti spontaneamente, solo 15 vanno in ospedale; dei 5 più gravi i 2 decessi riguardano soggetti che hanno altre gravi malattie, 3 Ridurre l’ansia evitando la ricerca continua di informazioni, 4 Tornare a concentrarsi sui propri piccoli e grandi progetti.