In genere lo identifichiamo col potere politico, con il comando o con una forza che vuole sopraffare gli altri; ma il potere e anche responsabilità: per esempio verso i figli, verso i collaboratori, gli studenti.. Insomma il potere va interpretato nei suoi aspetti positivi ed a che fare con i nostri ruoli relazionali e sociali.
Tutti noi nasciamo col nostro potere, una riserva di energia che è il nostro essere vivi. E’ però l’educazione che riceviamo a forgiare maggiormente il nostro concetto di potere e come impiegarlo. Spesso abbiamo così paura del potere degli altri che ci dimentichiamo del nostro, ma come dicevo più sopra il potere è legato ai ruoli e al modo in cui ci identifichiamo con i nostri ruoli. Il potere diventa sopraffazione e autoritarismo nelle persone in ruoli sbagliati o che non competono loro; ciò per contro determina paura e disagio negli altri. Ruoli e identità quindi, se non stiamo bene nei nostri ruoli e se non corrispondono a ciò che siamo, esercitiamo male il potere e subiamo quello degli altri. Col tempo queste cose ci logorano e determinano sintomi nevrotici e depressione. Dobbiamo riprendere a gestire bene il nostro potere che è il nostro essere vivi e rispettabili: sia nel ruolo di responsabili che in quello di sottoposti dobbiamo sapere farci rispettare. Quando ciò non accade abbiamo bisogno di aiuto.